Da quest’anno, salvo ulteriori proroghe, gli enti locali dovranno applicare il nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi, in sostituzione del tributo in vigore nei singoli enti (TARSU o TIA) per la raccolta e smaltimento dei rifiuti.
A tal fine sarà necessaria l’adozione di apposito regolamento, nel quale potrà trovare accoglienza un istituto deflattivo del contenzioso, ossia “l’accertamento con adesione“.
Si ricorda, infatti, che l’art. 50, della Legge n. 449/1997, offre a province e comuni la possibilità di introdurre l’istituto suddetto, sulla base dei criteri stabiliti dal D.Lgs. n. 218/97.
E’ possibile che detta procedura sia già prevista in un regolamento generale delle entrate o specifico sull’istituto, già approvati dall’ente, che renderebbero superflua l’ulteriore previsione regolamentare di disciplina dello specifico tributo. Ma in tal caso sarà, comunque, prudente verificare che le disposizioni già esistenti si riferiscano a tutte le entrate tributarie e non soltanto a specifici tributi, quali quelli sostituiti dalla TARES, poiché se così non fosse potrebbero scaturire dubbi interpretativi in ordine all’applicabilità dell’istituto al nuovo tributo.
In ogni caso, considerata l’utilità di disposizioni volte a semplificare e razionalizzare il procedimento di accertamento, anche al fine di ridurre gli adempimenti dei contribuenti e potenziare l’attività di controllo sostanziale, e in previsione delle difficoltà applicative che solitamente connotano la fase iniziale di un nuovo tributo, molti enti potrebbero cogliere l’occasione per approvare o integrare il regolamento specifico relativo all’istituto, anche alla luce dell’evoluzione giurisprudenziale così da potersi avvantaggiare di una disciplina ben strutturata (e non una semplice disposizione di rinvio alla normativa statale) per ridurre effettivamente il contenzioso.