Dopo il parere del Consiglio di Stato sulla bozza di decreto correttivo del Testo unico sulle partecipate (n. 638 del 14 marzo u.s.), le Regioni hanno espresso l’intesa sul provvedimento in esame.
Il “via libera” è arrivato nella Conferenza Unificata del 16 marzo, durante la quale la Conferenza delle Regioni, l’Anci e l’Upi hanno consegnato al Governo un documento congiunto contenente alcuni emendamenti.
Tra le osservazioni presentate, anche ai fini della successiva interlocuzione con il Governo prevista nell’Intesa, al fine di poter condividere appieno gli obiettivi di riforma previsti dalla Legge delega n. 124 del 2015, sono state evidenziate le seguenti questioni per cui è richiesto un ulteriore approfondimento:
- possibilità di nominare liquidatori di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche dipendenti delle stesse amministrazioni, in deroga al disposto di cui all’articolo 11 comma 8 del D.lgs n. 175/2016, per consentire un efficiente governo delle procedure ed una loro accelerazione per la piena attuazione delle finalità di razionalizzazione sottese al Testo Unico;
- necessità di prevedere una specifica disciplina per le società partecipate operanti in territori marginali e svantaggiati, in particolare relativamente alle aree montane;
- valutare la particolare situazione della Regione Basilicata in relazione alle società produttrici di energia derivante da idrocarburi, partecipate dalla Regione e dai Comuni di riferimento, ai fini dell’inclusione di queste attività nell’articolo 4 del Testo unico, anche considerando la rilevanza nazionale dell’apporto energetico derivante;
- chiarire l’ambito soggettivo di applicazione del testo unico, esplicitando la non applicabilità alle partecipazioni in piccole e medie imprese (PMI), acquisite dalle società finanziarie in nome e per conto del socio Regione per sostenere lo sviluppo del territorio, peraltro senza finalità di stabile investimento.
Emendamenti proposti per l’Intesa sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175.
Per approfondimenti: http://www.regioni.it/