IN POCHE PAROLE…

La Versione 6 dello schema FSSC 2200 contiene l’ampliamento del suo  campo di applicazione, e diversi utili aggiornamenti: le modifiche alle categorie di prodotti, la durata dell’audit e i requisiti FSSC aggiuntivi in aree quali le perdite e gli sprechi alimentari, il controllo qualità, la gestione delle attrezzature, la gestione degli allergeni e l’integrazione dei requisiti di sicurezza alimentare e cultura della qualità.

12 mesi alle aziende per adeguarsi


FSSC 22000


Come noto, ESSC è uno schema di certificazione della sicurezza alimentare basato sulla norma ISO 22000 riconosciuta a livello internazionale e integrata con le rispettive norme tecniche, come ad esempio ISO TS 22002-1 per la produzione alimentare e ISO TS 22002-2 per la produzione di imballaggi. È inoltre pienamente coerente con altri standard, come ISO 9001 e ISO 14001 (con cui si possono applicare sistemi di gestione integrati).

Lo scorso 31 marzo 2023 la Fondazione FSSC ha pubblicato la Versione 6 dello schema FSSC 22000, che avrà una finestra di transizione di 12 mesi per consentire alle organizzazioni di prepararsi alla nuova versione e agli organismi di certificazione per l’implementazione e ottenere l’accreditamento.

Oltre alla ISO 22000 e al Programma Pre-Requisiti (PRP), la FSSC 22000 contiene requisiti che aiutano le aziende ad affrontare i rischi in diverse aree: difesa alimentare (food defence), sicurezza alimentare e cultura della qualità (sia food safety che food security), frodi alimentari, controllo qualità, gestione degli allergeni e programmi di monitoraggio ambientale. L’ultima versione ha aggiunto anche requisiti sulla perdita e lo spreco di cibo per aiutare le aziende a rispettare gli impegni assunti nell’ambito degli SDG delle Nazioni Unite.

Proprio sul tema gestione allergeni si è deciso di fare un approfondimento, attraverso il presente articolo.

L’FSSC 22000 si rivolge in particolare al settore della produzione di alimenti, mangimi e imballaggi, nonché ai settori dello stoccaggio e del trasporto, della ristorazione e della vendita all’ingrosso. Mentre le prime edizioni dello standard FSSC 22000 si applicavano solo ai produttori di alimenti, il campo di applicazione per la versione 5 è stato esteso ad altri segmenti della catena di approvvigionamento ed inoltre è riconosciuto dalla GFSI – Global Food Safety Initiative.

Quando è già certificata ISO 22000, un’organizzazione ha bisogno solo di una revisione aggiuntiva rispetto alle specifiche tecniche per i PRP di settore e ai requisiti aggiuntivi FSSC per soddisfare tutti i requisiti dello schema. I requisiti sono relativi al sistema di gestione della sicurezza alimentare e al sistema HACCP (Hazard Analysis & Critical Control Points). Inoltre, l’FSSC può essere combinato con una valutazione volontaria di preparazione all’FSMA per i requisiti della FDA per l’esportazione negli Stati Uniti.

L’ultima versione dello standard è il n. 6, ed è stata rilasciata nell’aprile 2023. Le ragioni principali dell’aggiornamento sono state quelle di:

  • integrare i requisiti della norma ISO 22003-1:2022,
  • rafforzare i requisiti per aiutare le organizzazioni a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite,
  • e incorporare il feedback del sondaggio condotto per lo sviluppo della versione 6.

Gli aggiornamenti sono significativi e riguardano principalmente le modifiche alle categorie di prodotti, la durata dell’audit e i requisiti FSSC aggiuntivi in aree quali le perdite e gli sprechi alimentari, il controllo qualità, la gestione delle attrezzature, la gestione degli allergeni e l’integrazione dei requisiti di sicurezza alimentare e cultura della qualità.

Il requisito della durata dell’audit è stato aggiornato in linea con quello della ISO 22003-1:2022. Per tutte le organizzazioni certificate, la durata totale dell’audit sarà rivista e aggiornata in base alle nuove regole di calcolo della durata. La nuova regola si applica al prossimo audit periodico pianificato, ovvero il prossimo audit di sorveglianza o di ricertificazione.

Nel panorama in evoluzione della sicurezza alimentare, una solida gestione degli allergeni, che è uno dei PRP fondamentali, è diventata una pietra miliare insostituibile. L’ultima modifica del FSSC 22000 amplifica il suo impegno a garantire la sicurezza dei consumatori, introducendo una serie di linee guida disegnate su misura per la gestione degli allergeni. Nello specifico, la nuova versione dello standard affronta:

1-Elenco completo degli allergeni: uno dei cambiamenti fondamentali è il requisito ora obbligatorio di un elenco esaustivo degli allergeni presenti sia nelle materie prime che nei prodotti finali. Questa maggiore trasparenza consente ai professionisti della sicurezza alimentare di identificare e affrontare in modo proattivo i potenziali rischi allergenici, rafforzando le fondamenta dell’intero processo di produzione alimentare.

2-Mandato di convalida e verifica: in un settore in cui la precisione è fondamentale, FSSC 22000 fa un balzo in avanti imponendo un mandato inequivocabile sulla convalida e verifica delle misure di controllo implementate. Questo rigore procedurale genera una valutazione olistica delle strategie di controllo degli allergeni, garantendone l’efficacia e l’affidabilità nella salvaguardia del benessere del consumatore.

3-Test di verifica mirati: riconoscendo la variabilità intrinseca nei profili allergenici, il nuovo standard introduce un approccio illuminato ai test di verifica. In particolare, richiede test di verifica obbligatori quando prodotti con profili allergenici distinti sono fabbricati all’interno della stessa struttura. La frequenza di tali test è in linea con la valutazione del rischio, riconoscendo il diverso panorama allergenico e orchestrando una meticolosa mitigazione del rischio. Questo aspetto è importante per evitare le così dette contaminazioni crociate.

4-Etichette come strumento di informazione e non come strumento di tutela per le aziende: il rinnovato FSSC 22000 sottolinea inequivocabilmente che le avvertenze sulle etichette non assolvono le imprese dalla loro responsabilità di applicare misure di controllo e test. Questo cambio di paradigma è fondamentale per instillare una cultura completa della gestione degli allergeni, trascendendo i confini dell’etichettatura e permeando ogni aspetto della produzione. Per essere pragmatici: non è corretto scrivere in etichetta “può contenere tracce di mille allergeni” se questo non è verificato e se non si dimostra di aver fatto di tutto per evitare le contaminazioni, come per altro previsto dal REG UE 382/2021.

5-Imperativo della formazione: l’istruzione, la formazione, l’addestramento emergono come un perni fondamentali nella nuova direttiva FSSC 22000. L’obbligo formativo sottolinea l’indispensabilità di trasmettere conoscenze e buone pratiche a tutte le parti interessate coinvolte nel ciclo di produzione alimentare. Questo approccio proattivo fornisce al personale l’acume per affrontare efficacemente le sfide legate agli allergeni, promuovendo una cultura della sicurezza basata sulle competenze. Non a caso, anche nell’ultima versione del Codex Alimentarius e del REG UE 382/2021, si affronta il tema della “Cultura della Sicurezza Alimentare” che come base ha la formazione di tutto il personale.

6- L’Odissea annuale degli allergeni: una pietra miliare dell’eccellenza sostenibile, il meccanismo di revisione annuale racchiude elegantemente l’essenza del miglioramento continuo. La nuova versione di FSSC 22000 accentua l’importanza delle valutazioni periodiche, consentendo ai professionisti della sicurezza alimentare di calibrare e perfezionare le proprie strategie di gestione degli allergeni in risposta alle mutevoli dinamiche del settore.

Queste riportate sono le novità principali sul tema gestione degli allergeni del nuovo FSSC 22000 versione 6. Si ricorda che le aziende hanno a disposizione un periodo di transizione di 12 mesi. I primi audit secondo la Versione 6 inizieranno a partire dal 1° aprile 2024. Tutte le organizzazioni certificate devono completare l’audit di aggiornamento alla Versione 6 entro il 31 marzo 2025.

dott. Matteo Fadenti

www.sicurgarda.com


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