Col fine di rendere operativa la riforma sul diritto di accesso, apportata dal d.lgs. n. 97/2016, dopo le linee guida in materia emanate dall’Autorità nazionale anticorruzione lo scorso  28 dicembre 2016, il Dipartimento per la Funzione pubblica ha diramato la Circolare n. 2 del 2017, con la quale detta alle Amministrazioni pubbliche indicazioni utili all’attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA).

La Circolare, contiene, in particolare, delle raccomandazioni operative finalizzate a chiarire:

– le modalità di presentazione della richiesta;

– la competenza a riceve le istanze, a decidere sulla domanda e a decidere in sede di riesame del diniego;

– il rispetto dei tempi per la decisione e le conseguenze in caso di inosservanza del termine;

– l’individuazione dei controinteressati; la comunicazione nei loro confronti; l’accoglimento della richiesta di accesso nonostante la loro opposizione;

– i rifiuti non consentiti (in quanto fondati su motivazioni non riconducibili all’art. 5bis, co. da 1 a 3, del d.lgs n. 33/2013); l’ammissibilità di risposte parziali e differite solo in specifiche circostanze; le richieste massive o manifestatamente itrragionevoli;

– il dialogo con i richiedenti; i rapporto coi media e le organizzazioni della società civile e l’auspicata pubblicazione “proattiva” di informazioni anche diverse da quelle oggetto di pubblicazione obbligatoria;

– il Registro degli accessi.

Tra l’altro, tra i criteri applicativi generali vengono formalizzati il principio della tutela preferenziale dell’ “interesse a conoscere” e il criterio del “minor aggravio possibile nell’esercizio del diritto”.

E’ previsto un set minimo di informazioni che ogni Ente deve mettere a disposizione dei richiedenti, comprensivo di indicazioni on line per la presentazione delle richieste e dei dati da richiedere nelle stesse.

Da ultimo, viene suggerita la predisposizione di un modello per agevolare l’eventuale richiesta di riesame avverso il diniego e vengono indicate delle possibili soluzioni informatiche per l’approntamento del “registro degli accessi” da collegare al sistema di protocollo.


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