Il 15 gennaio u.s. il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) ha presentato ufficialmente la “Relazione 2019 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali a imprese e cittadini”.

La relazione analizza per la prima volta la performance delle Amministrazioni comunali delle regioni a statuto ordinario, sia sotto il profilo del loro impegno finanziario (il livello di spesa per unità di servizio o pro capite), sia sotto il profilo della quantità e qualità del servizio erogato alla cittadinanza, attraverso i dati disponibili sulla piattaforma OpenCivitas di SOSE Spa.

Dal documento emergono, in sintesi, i seguenti dati:

  • sui servizi pubblici, cittadini e imprese si aspettano esperienze simili a quelle offerte dalle grandi piattaforme digitali con cui interagiscono quotidianamente;
  • nel 2018, il costo a carico di ogni cittadino per i servizi pubblici locali è stato di 350 euro complessivi, di cui: 205 euro per servizi amministrativi (con un aumento del +0,6%), 37,50 per polizia locale, 32 per territorio e ambiente e 77 per i servizi sociali (gli unici che registrano un calo del 1%);
  • a tali costi vanno aggiunti quelli per servizi di difficile contabilizzazione pro-capite, come quelli per l’istruzione (mediamente di 681 euro per ciascun residente tra i 3 e i 14 anni); per la viabilità (640 euro per km di strada comunale) e per il servizio rifiuti (337 euro per tonnellata di rifiuto raccolto e smaltito, in contrazione del -4,4%, seppur a fronte di un aumento della raccolta differenziata);
  • nel 2017, la spesa per prestazioni sanitarie a carico dei cittadini ammonta a 39,7 miliardi di euro, con un aumento tra il 2013 ed il 2017 del 9,6%: il fenomeno interessa oltre 44,1 milioni di persone (2 italiani su 3) con un esborso medio di circa 655 euro per cittadino per anno;
  • i servizi pubblici sono stati erogati da 12.874 istituzioni pubbliche nelle quali prestano servizio quasi 3 milioni e mezzo di lavoratori, compresi i dipendenti pubblici in servizio all’estero e le forze armate e di sicurezza (pari a quasi 500.000 unità);
  • i servizi amministrativi delle 8.000 amministrazioni comunali costano ai cittadini e alle imprese mediamente 205 euro, con punte di 305 euro in Liguria e valori minimi in Puglia con 137 euro (con un aumento dello 0,6%);
  • i livelli dei servizi sono quantitativamente più elevati nei grandi centri del Nord, e più bassi nei comuni del Sud e nei piccoli comuni del Nord-Ovest; l’indice di spesa pro capite pone Puglia, Veneto ed Emilia-Romagna a livelli elevati, mentre Liguria e Abruzzo ai livelli peggiori; i comuni di piccole dimensioni si confermano invece quelli maggiormente esosi.

Sull’argomento leggi anche il Comunicato del CNEL del 15 gennaio u.s.


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