Con la recente circolare F.L. 6/2016 il Ministero dell’interno ha ricordato le modalità, definite dal D.M. del 22 febbraio 2016, con cui gli enti che vi sono interessati devono trasmettere, entro il prossimo 16 maggio 2016, devono trasmettere la certificazione, rispetto all’esercizio 2015, della copertura dei servizi a domanda individuale, del servizio per la gestione dei rifiuti urbani e del servizio di acquedotto.
Merita ricordare, però, che tale adempimento riguarda esclusivamente gli enti caratterizzati da deficitarietà strutturale sulla base degli appositi parametri (a cui sono assimilate le realtà il certificato al rendiconto) e gli enti che hanno deliberato lo stato di dissesto. Sono altresì tenuti i comuni, le province e le città metropolitane che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per tutto il periodo di durata del piano.
Si tratta, tra l’altro, di una certificazione a cui le amministrazioni pubbliche locali interessate devono prestare particolare attenzione, non solo per l’obbligo in sé ma anche per le conseguenze sanzionatorie che possono scaturire sia nell’ipotesi in cui gli enti – pur essendo tenuti – non rispettino i livelli minimi di copertura dei costi di gestione sia nell’ipotesi che non diano dimostrazione di tale rispetto trasmettendo la prevista certificazione.
Sanzione
In entrambi i casi la sanzione è pari all’1% delle entrate correnti risultanti dal certificato di bilancio di cui all’articolo 161 del penultimo esercizio finanziario rispetto a quello nel quale viene rilevata l’inadempienza. Di conseguenza, in relazione al 2015, la base di commisurazione è costituita dalle entrate correnti risultanti dal certificato al rendiconto dell’anno 2014 ovvero dell’ultima annualità disponibile qualora non trasmesso il certificato.
Modello
Ai fini della certificazione è necessario fare riferimento, come anticipato, al modello allegato al decreto ministeriale del 22 febbraio 2016 del Ministero dell’Interno, che riporta l’indicazione delle informazioni concernenti, in termini di cassa e di competenza, i costi di gestione dei servizi (distinguendo il personale, gli acquisti di beni e servizi ed i trasferimenti e gli ammortamenti) ed i correlati proventi.
Da segnalare è altresì che il prospetto deve essere sottoscritto dal segretario dell’ente, dall’organo di revisione e dal responsabile del servizio finanziario e che le informazioni sui costi devono essere riportate distintamente per ciascun servizio considerato.
Modalità di trasmissione
La trasmissione, nel termine indicato, infine, va effettuata alle competenti Prefetture (ovvero Uffici Territoriali del Governo), che proprio dalla circolare ministeriale sono invitate non solo ad acquisire le certificazioni ma altresì a dare applicazione alle sanzioni, di cui dovranno dare comunicazione (via pec) alla Direzione Centrale della Finanza Locale.