IN POCHE PAROLE…
Al via la sperimentazione della nuova contabilità, con diciotto principi ITAS e alcune linee guida per chiarirne i contenuti ed il piano dei conti multidimensionale.
Decreto-legge 9 agosto 2024 n. 113
Il D.L. 113/2024 (cd. Omnibus) avente ad oggetto “Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico” prova a definire il perimetro della sperimentazione della contabilità accrual prevista tra le riforme del PNRR per le pubbliche amministrazioni, anche locali.
L’avvio è previsto con riferimento all’esercizio di bilancio 2025, adempimento che interessa diverse pubbliche amministrazioni tra cui le regioni e le province autonome; le province e le città metropolitane nonché i comuni con popolazione residente pari o superiore a cinquemila abitanti al 1° gennaio 2024.
Gli enti locali interessati sono chiamati a predisporre i documenti contabili in osservanza dei principi e delle regole del sistema contabile economico-patrimoniale unico, includendo almeno il conto economico di esercizio e lo stato patrimoniale a fine anno (in fase di prima applicazione non il rendiconto finanziario).
E’ altresì specificato che tali schemi presentano, esclusivamente, finalità di sperimentazione nell’ambito della fase pilota e, pertanto, non sostituiscono gli schemi previsti in applicazione delle disposizioni e dei regolamenti contabili vigenti che dovranno essere (ovviamente) predisposti ed approvati secondo le modalità consolidate.
La scelta comporta che gli enti locali interessati dovranno produrre la rendicontazione finanziaria (conto consuntivo), la rendicontazione economico-patrimoniale (stato patrimoniale e conto economico secondo il 118/2011) nonché, aggiuntivamente, i documenti previsti in vista sperimentale ai fini dell’avvio del percorso di introduzione della contabilità accrual.
A tale scopo è, altresì, stabilito che entro il 31 marzo le amministrazioni provvedano alla realizzazione di una analisi degli interventi di adeguamento dei propri sistemi informativi per il recepimento degli standard contabili di cui alla milestone M1C1-108.
Nelle more è anche indispensabile, secondo il decreto legge, riclassificare le voci secondo le voci del piano dei conti multidimensionale effettuando, altresì, le rettifiche e le integrazioni necessarie all’applicazione dei criteri di valorizzazione e di rilevazione contabile stabiliti dal quadro concettuale e dagli standard contabili di cui alla medesima milestone (in proposito, sicuramente rilevante è l’ITAS 4 relativo alle immobilizzazioni materiali).
Si sta quindi configurando l’iter di attuazione della nuova contabilità accrual che, per gli enti locali, non andrà a sostituire la contabilità finanziaria, essendo legata alla fase della rendicontazione (in fase previsionale interesserà – invece – le amministrazioni che tradizionalmente hanno predisposto un budget/bilancio di previsione di natura economica).
Facendo il punto sull’assetto aggiornato va ricordato che, ad oggi, sono stati definiti (oltre al quadro concettuale) i 18 principi ITAS, alcune linee guida per chiarirne i contenuti ed il piano dei conti multidimensionale. Tra i diversi principi di particolare interesse e rilevanza sicuramente è da citare l’ITAS 1 relativo alla “Composizione e schemi del bilancio di esercizio”, che prevede:
a) lo stato patrimoniale;
b) il conto economico;
c) il rendiconto finanziario dei flussi di cassa;
d) il prospetto delle variazioni del patrimonio netto;
e) il raffronto tra importi preventivi e consuntivi (per le amministrazioni che redigono il bilancio di previsione o il budget su base economico-patrimoniale, quindi non per gli enti locali);
f) la nota integrativa.
Di particolare interesse è, infine, il piano dei conti multimensionale con le voci che sono ordinate in una gerarchia e divise in due distinti “segmenti”:
a) Segmento A (ITAS), che accoglie le voci necessarie a produrre gli schemi di bilancio ITAS1 (Conto Economico e Stato Patrimoniale), in coerenza con il Quadro Concettuale e con i principi contabili ITAS;
b) Segmento B (conoscitivo/statistico), nel quale sono inseriti alcuni dettagli delle voci del Segmento A ai fini del monitoraggio e del consolidamento dei dati di finanza pubblica.
Completamento il piano dei conti unico i cd “conti foglia”, definiti in base alle esigenze delle amministrazioni appartenenti ai diversi comparti per tenere conto delle specifiche peculiarità che le caratterizzano.
Marco Rossi