Pubblichiamo la lettera inviata dalla Commissione europea di messa in mora dell’Italia in merito ad alcune disposizioni interne non conformi alle direttive UE 23, 24 e 25 del 2014 in diversi articoli del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, contenente il codice dei contratti pubblici come modificato dal decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 e nell’articolo 16, comma 2-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 come modificato dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.
Tra queste, sul TU Edilizia:
- la norma che consente di evitare le gare per le opere di urbanizzazione sottosoglia Ue;
e sul Codice dei contratti, le disposizioni riguardanti:
- il calcolo del valore stimato degli appalti;
- i motivi di esclusione;
- il subappalto (ossia il limite del 30%) e l’affidamento sulle capacità di altri soggetti;
- le offerte anormalmente basse.
La Commissione invita il governo italiano, ai sensi dell’articolo 258 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, a trasmettere osservazioni in merito entro due mesi dal ricevimento della lettera.
Dopo avere preso conoscenza di tali osservazioni, oppure in caso di omesso inoltro delle stesse entro il termine fissato, la Commissione si riserva il diritto di emettere, se del caso, il parere motivato previsto dal medesimo articolo.
Lettera di costituzione in mora – Infrazione n. 2018-2273