IN POCHE PAROLE…
Molte novità, ma misure transitorie e prudenti per risolvere il problema energetico delle imprese e delle famiglie. Privilegiati i piccoli aiuti.
Nel settore appalti, salta l’obbligo di aggregazione per i comuni non Capoluogo che realizzano interventi sotto – soglia compresi nel PNRR e nel PNC.
Il decreto Aiuti quater è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 176, del 18.11.2022 ed è in vigore dal giorno successivo (Il decreto Aiuti – quater in Gazzetta)
Alcune novità
Vengono stanziati 9,1 miliardi di euro per finanziare gli interventi contro il caro energia. E viene potenziato il welfare aziendale con la detassazione fiscale e contributiva che da 600 euro sale a 3000 euro per i beni ceduti e i servizi prestati ai lavoratori dipendenti, e le somme erogate o rimborsate ai medesimi dipendenti dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale (fringe benefit esentasse). L’elargizione del datore di lavoro non è obbligatoria, ma resta una liberalità rimessa alla sua scelta discrezionale.
Vengono prorogati a tutto dicembre 2022 i bonus energia per le imprese a prezzi calmierati sono rideterminate le aliquote accise per benzina, olii da gas e o gasolio usato come carburante.
Le imprese possono rateizzare le bollette da 12 a 36 mesi per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.
Mentre è rinviata al 10 gennaio 2024, l’abrogazione della disposizione, secondo cui per i soli clienti domestici, nell’ambito degli obblighi di servizio pubblico, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas continua a determinare i prezzi di riferimento per il gas.
Un aiutino anche allo sport, con l’incremento delle risorse del Fondo per il potenziamento del movimento sportivo, da destinare a contributi a fondo perduto alle associazioni e società dilettantistiche, alle discipline sportive, agli enti di promozione sportiva e alle federazioni sportive Coni, Cip e Sport e salute Spa, che gestiscono impianti sportivi e piscine.
Vari interventi, spesso fino al 31 dicembre del corrente anno, e bonus sono disseminati poi nei vari articoli del provvedimento (ad esempio, bonus fino ad un massimo di 50 euro per l’acquisto di registratori telematici).
Deroga all’obbligo di aggregazione per i comuni non capoluogo.
Fra le novità, anche qualcuna per gli appalti pubblici relativi agli interventi sotto soglia previsti nel PNRR e PNC.
I Comuni non capoluogo sono esentati dall’obbligo di aggregarsi per affidare le opere finanziate dal PNRR e dal PNC e potranno ricorrere all’affidamento diretto di lavori di importo fino a 150mila euro e di servizi e forniture, ivi comprese quelle di progettazione e i servizi di ingegneria e architettura fino a 139mila euro (per le soglie v. il decreto – legge 76/2020, come modificato dal decreto-legge 77/2021).
La finalità è di evitare difficoltà e ritardi negli affidamenti diretti delle opere finanziate con le risorse del PNRR e PNC, come segnalato dall’Associazione nazionale dei comuni (Anci).
I comuni non capoluogo dovranno continuare, invece, a ricorrere ad una delle aggregazioni previste dall’art. 37 del Codice dei contratti pubblici per gli interventi con valore pari o superiore alla soglia di rilevanza UE, ossia dovranno rivolgersi a: una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati, Unioni di Comuni, Consorzi, Associazioni, o, infine ricorrere ala Stazione unica appaltante costituita presso Province, Città metropolitane o enti di area vasta per gli appalti di beni e servizi d’importo pari o superiore a 215.000 euro (ivi compresi i servizi di progettazione), a 750.000 euro per gli appalti di servizi sociali e di altri servizi specifici elencati all’allegato IX [1M x settori speciali], e per lavori d’importo pari o superiore a 5.382.000 euro.
Sull’argomento vedi il parere 1147 in data 20 gennaio 2022 del MIMS.
La redazione