IN POCHE PAROLE …
Permessi di circolazione per disabili validi su tutto il territorio nazionale, obbligatorio passaggio allo SPID e alla CIE , pagamenti digitali – pagoPA per incassare le entrate e un unico punto di accesso telematico ai servizi delle pubbliche amministrazioni con l’app IO.it nei decreti “Semplificazione” e “Rilancio”.
Decreto- legge 16 luglio 2020, n. 76
Decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34
Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ha subito una brusca accelerazione a seguito dell’emergenza epidemiologica che si è verificata nel 2020. Il COVID-19 ha, di fatto, spazzato via molte resistenze nei confronti del digitale spingendo il Governo ad incentivare il processo di digitalizzazione degli enti nazionali e territoriali.
Con le disposizioni contenute agli articoli dal 23-bis al 37-bis del Decreto- legge 16 luglio 2020, n. 76 (Decreto Semplificazione e Innovazione Digitale) convertito in L. 120/2020, diviene operativo il progetto di ridisegnare la governance del digitale, accelerare la digitalizzazione dei servizi pubblici e semplificare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione anche nell’ottica di diffondere la cultura dell’innovazione e superare il divario digitale, rivolgendo particolare attenzione ai soggetti portatori di disabilità in tema di accesso agli strumenti informatici (art. 29).
Permessi di circolazione per disabili – Le persone con disabilità potranno circolare con i loro veicoli nelle zone a traffico limitato (Ztl) su tutto il territorio nazionale usufruendo di un unico permesso. Questo sarà possibile grazie ad una piattaforma digitale, che verrà istituita presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dopo aver acquisito il parere del Garante per la privacy. La piattaforma, consentirà di verificare le targhe associate ai permessi di circolazione dei titolari di contrassegni risparmiando così agli stessi l’incombenza di dover richiedere permessi per accedere in auto a zone a traffico limitato in Comuni diversi da quello di residenza. Fino ad oggi, invece, il permesso Ztl per i veicoli delle persone con disabilità ha validità nel solo Comune in cui è stato richiesto.
SPID – CIE– Entro il 28 febbraio 2021, tutte le amministrazioni sono tenute ad avviare il passaggio dalle diverse modalità di autenticazione online al Sistema Pubblico di Identità Digitale – SPID e alla Carta d’Identità Elettronica – CIE.
Da tale data le amministrazioni non potranno più rilasciare o rinnovare le vecchie credenziali, ma potranno essere utilizzate le credenziali rilasciate in precedenza fino alla loro naturale scadenza e non oltre il 30 settembre 2021.
L’identificazione digitale è equiparata all’esibizione di un documento d’identità ed è estesa per l’accesso ai servizi dei concessionari pubblici e delle società a partecipazione pubblica.
pagoPA – La data del 28 febbraio 2021,è significativa anche perché è il termine inderogabile entro cui le pubbliche amministrazioni devono integrare la piattaforma pagoPA nei sistemi di incasso per la riscossione delle proprie entrate ed avviare i progetti di trasformazione digitale necessari per rendere disponibili i propri servizi sull’App IO.
Fondo digitalizzazione – A tale fine, il Decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, c.d. “Decreto Rilancio” (D.L. 34/2020 convertito con modificazioni in L. 77/2020), all’art. 239 ha istituito il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione destinato alla copertura delle spese per interventi, acquisti e misure di sostegno a favore di una strategia di condivisione e utilizzo del patrimonio informativo pubblico a fini istituzionali, della diffusione dell’identità digitale, del domicilio digitale e delle firme elettroniche, della realizzazione e dell’erogazione di servizi in rete, dell’accesso ai servizi in rete tramite le piattaforme abilitanti previste dagli articoli 5, 62, 64 e 64-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell’Amministrazione Digitale), nonché per i servizi e le attività di assistenza tecnico-amministrativa necessarie. La dotazione di tale fondo per l’anno 2020 è di 50 milioni di euro. Le modalità e i dettagli operativi sull’accesso alle risorse del “Fondo per l’innovazione e la digitalizzazione” saranno forniti entro la prima settimana di dicembre 2020.
App IO.it – Le risorse del Fondo saranno rivolte innanzitutto al “progetto IO.it”, tradotto nell’App IO e trova il suo fondamento normativo nell’art. 64 bis del D.Lgs. 82/2005, (c.d. nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale). Tale norma ha previsto un unico punto di accesso telematico ai servizi delle pubbliche amministrazioni e ha sottolineato l’esigenza di attuare un cambiamento fondamentale nei rapporti tra cittadino e PA. In concreto, l’App IO fornisce al cittadino un collegamento diretto (attraverso lo smartphone) ai servizi e alle comunicazioni della Pubblica Amministrazione, un punto di accesso unico per l’erogazione e la fruizione dei servizi pubblici.
Le pubbliche amministrazioni, per consentire ai propri cittadini di usufruire di tale opportunità dovranno seguire un preciso iter che prevede:
- a) individuare i servizi che si vogliono erogare tramite IO,
- b) registrarsi al back-office https://developer.io.italia.it ,
- c) utilizzare le API di IO per sviluppare l’integrazione tecnologica,
d)identificare un legale rappresentante per firmare la documentazione legale di adesione al progetto,
- e) definire come comunicare ai cittadini la possibilità di trovare i servizi anche sull’app IO
Attualmente chi ha scaricato l’App IO, ha la possibilità, utilizzando lo SPID (Servizio per l’identità digitale), di accedere a informazioni che lo riguardano, conoscere o verificare scadenze di adempimenti da compiere, effettuare pagamenti e ricevere eventuali bonus ai quali ha diritto.
In diversi comuni è già possibile pagare il bollo auto e avere certificati di proprietà (ACI), controllare scadenze IMU e TASI, TARI, pagare l’iscrizione ai nidi d’infanzia e altri servizi scolastici, pagare le sanzioni per infrazioni al Codice della strada, accedere agli sportelli unici per l’edilizia e per le attività produttive e al Fascicolo Sanitario Elettronico, e ancora, comunicare con l’Agenzia delle Entrate (per scadenze tributarie e relativi pagamenti, con l’INPS (per i documenti e le informazioni sui servizi erogati.
In prospettiva, potrebbero confluire nell’ App IO anche servizi offerti da operatori privati, creando così un cruscotto digitale unificato e sempre accessibile ove pubblico e privato, in ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale, agiscono in sinergia a vantaggio del cittadino- utente
Carlo Costa, Responsabile Servizi Finanziari del Comune di Casarza Ligure