Altre scadenze a ottobre per gli enti locali e le altre amministrazioni pubbliche.

Si inizia col giorno 4 del mese, termine entro il quale, gli uffici elettorali delle province e città metropolitane prossime al voto, debbono pubblicare, sui rispettivi siti web provinciali, le liste e i nominativi dei candidati definitivamente ammessi per competere alle cariche di consigliere metropolitano, di consigliere provinciale e di presidente della provincia.

Ai sensi delle prescrizioni del decreto legge n. 90/2014, domenica 12 ottobre dovrà quindi aver luogo la consultazione elettorale per eleggere i nuovi organi di secondo grado di queste amministrazioni secondo le indicazioni fornite con le circolari ministeriali del 1 luglio e del 19 agosto u.s.

Entro il 6 del mese, poi, tutti gli organismi di revisione economica finanziaria degli enti locali dovranno porre in essere le consuete verifiche trimestrali di cassa, della gestione del tesoriere e degli altri agenti contabili interni a norma dell’art. 223 del Tuel.

Ancora, entro il 10 di ottobre, tutte le province e le città metropolitane dovranno trasferire in apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato i rispettivi contributi a titolo di concorso alla finanza pubblica per l’anno 2014, a valere sui risparmi conseguiti a seguito della riduzione dei costi ex DL n. 66/2014 e in considerazione delle misure recate dalla legge 7 aprile 2014, n. 56.

Sul punto, ricordiamo che il predetto importo è stato complessivamente quantificato in 444,5 milioni di euro dal medesimo DL n. 66.

In materia, peraltro, è recentemente intervenuto anche il decreto del Ministero dell’interno del 16 settembre u.s., con cui è stato ripartito il contributo, pari a 100 milioni di euro, tra le 73 province italiane, ai fini del coordinamento della finanza pubblica e della riduzione dei costi della politica (Cfr allegato al suddetto decreto).

Sempre entro il 10 di ottobre, sulla base di quanto previsto dall’art. 5, co. 6, del DL n. 133/2014, è atteso il decreto del Ministero dell’economica finalizzato all’individuazione, per comuni, province e regioni, su base proporzionale, dei pagamenti da escludere dal patto di stabilità interno per il corrente anno.

A seguire, il 12 del mese rileva quale data utile, per tutte le amministrazioni aggiudicatrici, per la trasmissione all’Osservatorio dei contratti pubblici, dei dati sui contratti, di importo maggiore o uguale alla soglia comunitaria, che, al 30 settembre 2014, risultino:

a) non conclusi attraverso centrali di committenza e aventi per oggetto una o più delle prestazioni individuate dal decreto del Mef del 15 settembre u.s.;

b) stipulati a seguito di procedura negoziata ai sensi degli articoli 56 o 57 del D.Lgs n. 163/2006, ovvero a seguito di procedura aperta o ristretta, ex art. 55 del medesimo codice per via della presentazione di una sola offerta valida.

In proposito, va sottolineato che si è tuttora in attesa dell’apposita deliberazione dell’A.N.AC. (ex. art. 10, co. 5, DL n. 66) con cui saranno definite le modalità di attuazione di queste prescrizioni, anche al fine dell’identificazione dei dati oggetto della trasmissione.

Continuando sul tema dei contratti pubblici, entro il 15 del mese, le diverse amministrazioni dovranno preoccuparsi di adottare, a norma dell’art. 13 del DPR n. 207/2010 e dell’art. 128 del D.Lgs n. 163/2006, gli schemi del programma triennale e dell’elenco annuale dei lavori pubblici sulla base degli schemi tipo di cui al decreto del Ministro delle infrastrutture dell’11 novembre 2011.

Com’è noto, gli stessi dovranno, quindi, essere pubblicati nei corrispondenti profili del committente o albi on line per almeno sessanta giorni consecutivi, per essere definitivamente approvati unitamente ai rispettivi bilanci di previsione.

Proseguendo a scorrere l’agenda, entro la metà del mese, tutte le amministrazioni dovranno effettuare la comunicazione mensile, alla Piattaforma per la certificazione dei crediti del MEF, dei dati relativi ai debiti non estinti, certi, liquidi ed esigibili per i quali, nel mese precedente, sia stato superato il termine scadenza senza aver provveduto al pagamento (ex DL n. 35/2013).

Ancora, le aziende speciali dovranno adottare, sulla base delle previsioni del DPR n. 902/1986, la deliberazione di approvazione del piano-programma, del bilancio pluriennale con relativa relazione illustrativa, e del bilancio economico preventivo annuale con annessi allegati.

Entro la medesima data, peraltro, gli uffici di ragioneria dei comuni, in collaborazione con le direzioni delle diverse aziende, dovranno verificare la consistenza degli interessi sui capitali di dotazione ai fini della loro iscrizione nei bilanci dell’ente e delle medesime aziende.

Per quanto riguarda regioni e province autonome, per il 15 di ottobre è atteso l’accordo, in sede di Conferenza Stato – regioni, per individuare i criteri e le modalità per il relativo concorso alla finanza pubblica, nel rispetto dei saldi complessivamente definiti. In materia, giova rammentare che il suddetto termine, originariamente fissato per il 30 giugno u.s., è stato recentemente posticipato, proprio a ottobre, dal decreto legge n. 133 del 2014.

Entro il 21 di ottobre, poi, ai sensi del DL n. 112/2008, la giunta comunale dovrà adottare il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari da proporre al consiglio e da allegare allo schema di bilancio di previsione per il 2015.

A seguire, dal 29 ottobre prossimo, fino al 4 novembre, non sarà possibile, per le organizzazioni sindacali, indire scioperi nei servizi cimiteriali e nei servizi di polizia municipale in considerazione del relativo divieto sancito con l’accordo collettivo nazionale del 19 settembre 2002 ai fini della garanzia del funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell’ambito del comparto regioni – autonomie locali (Cfr art.  6 dell’accordo).

Da ultimo, fino al 31 di ottobre, i creditori delle pubbliche amministrazioni potranno presentare, alla Piattaforma per la certificazione dei crediti del MEF, la loro istanza di certificazione dei crediti certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2013 e non ancora certificati al 24 aprile 2014, affinché possano essere assistiti della garanzia da parte dello Stato (ex art. art. 37, co. 1, lett. a del D.L. n. 66/2014, come modificato dal DL n. 91/2014).

Infine, per quel che interessa le regioni, il 31 ottobre rileva quale termine ultimo per portare in riduzione dai trasferimenti statali gli importi dovuti dalle stesse per il mancato versamento, entro il 31 marzo scorso, delle somme prescritte a titolo di concorso alla finanza pubblica dalla L. n. 147/2013.

Entro la medesima data, poi, sulla base delle previsioni di cui all’art. 7, co. 6, del D.L. n. 133/2014, ai fini del finanziamento del nuovo Fondo per gli interventi relativi alle risorse idriche, i presidenti delle regioni dovranno comunicare al Ministero dell’ambiente, l’elenco degli interventi per i quali, al 30 settembre c.a., non risultino assunti atti giuridicamente vincolanti e per i quali, a seguito di specifiche verifiche tecniche, risultino accertati obiettivi impedimenti di carattere tecnico-progettuale o urbanistico alla realizzazione.

Per tutte le altre scadenze e i link ai relativi riferimenti normativi, rinviamo al seguente prospetto riepilogativo, utile ai responsabili degli uffici comunali per gli adempimenti di competenza e aggiornato fino al mese di luglio 2015.

L’Agenda delle scadenze


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