Nuove scadenze per il mese di giugno per gli enti locali e le amministrazioni pubbliche in genere.

Dal 6 giugno, appena trascorso, sono scattati, per una parte delle amministrazioni centrali, gli obblighi sulla fatturazione elettronica e sul divieto di accettazione delle fatture emesse o trasmesse in forma cartacea.

Sul punto vale la pena di ricordare che tale riforma è stata prevista dalla Finanziaria 2008 e successivamente specificata, nei dettagli operativi, con decreto ministeriale del 3 aprile 2013 n.55.

La fatturazione elettronica mira ad attuare l’Agenda digitale e a semplificare le procedure amministrative nel rapporto tra pubblica amministrazione e fornitori, in un’ottica di trasparenza, monitoraggio e rendicontazione della spesa pubblica,.

Con Circolare del 31 marzo 2014, il Dipartimento delle Finanze e il Dipartimento della Funzione Pubblica hanno fornito le prime istruzioni per l’avvio del nuovo regime.

In breve, dal 6 giugno, la trasmissione delle fatture destinate all’amministrazione statale, deve avvenire attraverso il Sistema di Interscambio (SdI): un sistema informatico, gestito dall’Agenzia delle Entrate, per fungere da “snodo” tra gli attori interessati dal processo di fatturazione elettronica.

Da sottolineare, poi, che questi obblighi verranno estesi, a partire dal 2015, a tutte le altre amministrazioni centrali e alle amministrazioni locali.

Proseguendo a scorrere l’agenda, in base a quanto previsto dalla deliberazione della sezione autonomie della Corte dei Conti, n. 8/2014, entro il 13 giugno, i comuni con popolazione compresa tra i 3.000 e i 19.900 abitanti, dovevano preoccuparsi di trasmettere, per via telematica, al SIRTEL, i rispettivi rendiconti di gestione dell’esercizio 2013.

I piccoli comuni con popolazione fino a 2.999 abitanti, e le comunità montane, avranno invece un po’ più tempo, potendo ottemperare a questo adempimento entro il prossimo 27 giugno p.v.

Ancora, entro il 15 giugno, ai sensi dell’art. 4 ter, co. 1 e ss, del DL n. 16/2012, tutti i comuni debbono inviare alla Ragioneria generale dello Stato, le informazioni sul patto di stabilità interno “orizzontale”, avvalendosi delle apposite istruzioni elaborate allo scopo dal Ministero dell’economia.

Altra data da ricordare, stavolta per i Ministeri, è quella del 16 giugno: si tratta, nello specifico, del termine perentorio per la comunicazione, alla Ragioneria generale dello Stato, secondo le indicazioni dettate con Circolare del 5 giugno 2014, dell’elenco dei rispettivi debiti pregressi, ex art. 36, co. 2, del DL n. 66/2014.

Grazie a questa operazione, entro il prossimo mese di luglio, i Ministeri richiedenti si vedranno quindi attribuire, con decreto del MEF, le risorse necessarie al pagamento dei propri debiti.

Continuando, altra data da annotare è quella del 30 giugno. Entro questo termine, infatti, numerosi adempimenti attendono le amministrazioni italiane. Tra questi, per quanto attiene agli enti locali:

– i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, debbono rammentare il ricorso obbligatorio alle centrali uniche di committenza ex art. 3, co. 1bis, del D.L. n. 150/2013;

– le giunte di tutti i comuni dovranno adottare e notificare al tesoriere, ai sensi dell’art. 159, co. 3, del TUEL, la deliberazione semestrale delle somme non soggette a esecuzione forzata;

– i consigli dei comuni interessati alla variazione del fondo di solidarietà dovranno adottare la deliberazione del rendiconto di gestione 2013, così come previsto dall’art. 1, co. 729 quater, della legge n. 147/2013;

– i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti (e fino a 3.000 abitanti se appartenenti o appartenuti a comunità montane) dovranno avviare la gestione associata di ulteriori tre funzioni fondamentali ex art. 1, co. 530, della legge n. 147/2013;

– i comuni, le province e le costituende città metropolitane conosceranno l’importo, da determinarsi con decreto del Ministero dell’Interno, dei risparmi da versare in apposito capitolo di entrata del bilancio dello Stato ai fini del concorso alla riduzione della spesa pubblica per il 2014 (art. 47, co. 9 e 2, del DL n. 66/2014);

Per quel che riguarda le scadenze prescritte per le regioni, entro il 30 giugno, le stesse dovranno:

– istituire o designare l’ente di governo dell’ambito territoriale ottimale e adottare la deliberazione di affidamento dei servizi pubblici locali, così ottemperando alle disposizioni dell’art. 13, co. 2, del D.L. n. 150/2013;

– adeguare i propri ordinamenti, in materia di trattamento economico del personale, al nuovo limite retributivo stabilito per il primo Presidente della Corte di Cassazione dall’art. 13, co. 3, del D.L. n. 66/2014.

In merito agli adempimenti delle amministrazioni centrali, sempre entro il 30 giugno:

–  il Ministero dell’economia dovrà individuare i beni e servizi oggetto delle convenzioni Consip e le relative caratteristiche essenziali, nonché pubblicare on line, entro il 10 luglio, i prezzi individuati (art. 10, co. 3, del DL n. 66/2014);

– con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali, di concerto col MEF, su indicazione dell’Agenzia del demanio, i Ministeri e gli enti titolari di beni di proprietà statale vedranno la determinazione dei rispettivi beni immobili da destinare ad ospitare gli studi di giovani artisti italiani e stranieri, in quanto non più utilizzabili per finalità istituzionali, né tanto meno trasferibili agli enti territoriali (art. 6, co. 1, L. n. 112/2013);

– le fondazioni lirico sinfoniche, poi, dovranno adeguare i loro statuti per assicurare il rilancio del sistema nazionale musicale di eccellenza (art. 11, co. 15, L. n. 112/2013).

Da non dimenticare, infine, l’obbligo, valevole per tutte le amministrazioni ai sensi dell’art. 53, co. 12 e 13, del D.Lgs n. 165/2001, di comunicare al Dipartimento della Funzione pubblica, i compensi erogati per incarichi conferiti o autorizzati ai propri dipendenti nel 2013.

Per tutte le altre scadenze e i link ai relativi riferimenti normativi, come di consueto, rinviamo al seguente prospetto riepilogativo, utile ai responsabili degli uffici comunali per gli adempimenti di competenza e aggiornato sinteticamente fino al mese di giugno 2015.

L’Agenda delle scadenze


Stampa articolo