Con Circolare n. 3 del 9 febbraio u.s., il Ministero dell’Interno ha ricordato che, col dl n. 76/2020, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 120/2020, sono state previste una serie di misure per accelerare il processo di trasformazione digitale del paese semplificando i rapporti tra cittadini e P.A.

Le novità introdotte mirano ad estendere le possibilità, per i cittadini, di poter utilizzare i servizi erogati in rete, sia dalla PA che dai privati, tramite la propria identità digitale.

In particolare, entro il 28 febbraio u.s., tutti i servizi digitali della PA dovevano essere resi fruibili esclusivamente tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta d’Identità Elettronica (CIE) e la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), con divieto per le stesse PA di rilasciare o rinnovare credenziali di accesso diverse, e fermo restando l’utilizzo di quelle già rilasciate, fino a naturale scadenza, comunque non oltre il 30 settembre 2021.

Per facilitare l’utilizzo della Carta d’Identità Elettronica (CIE), il Ministero informa di avere predisposto un modulo per l’adesione delle Pubbliche amministrazioni, reperibile all’indirizzo https://www.cartaidentita.interno.gov.it/ e invita i Prefetti a sensibilizzare i sindaci al rispetto degli adempimenti descritti.

Con successiva Circolare n. 7 del 3 marzo 2021, il Ministero quindi reso noto che, per facilitare il processo di accreditamento delle PA che intendono integrare l’accesso ai propri servizi on line con la Carta d’identità elettronica, è stato realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. un sistema automatizzato di federazione, disponibile all’indirizzo https://federazione.servizicie.interno.gov.it

 

 


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