Brevissima …
L’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) potrà rilasciare, fino a 31 dicembre 2025, la dichiarazione di conformità della piattaforma in base a un’autodichiarazione del gestore.
E’ quanto prevede la proposta di emendamento inserita dalla Commissione lavori pubblici in fase di conversione del D.L. 19/2024 con l’aggiunta all’art. 12 del seguente comma 6-bis :
“In via transitoria, fino al 31 dicembre 2025, l’Agenzia per l’Italia digitale è autorizzata a rilasciare la certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale di cui all’articolo 26 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, sulla base delle dichiarazioni presentate dai soggetti gestori delle piattaforme ai sensi del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestanti la conformità delle medesime piattaforme ai requisiti di cui all’articolo 22, comma 2, del citato codice di cui al decreto legislativo n. 36 del 2023”.
Un piccolo aiuto alle stazioni appaltanti, che posseggono piattaforme digitali conformi ai requisiti dell’art. 22, comma 2, codice dei contratti ma non ancora certificate dall’AgID, che evidenzia ancora una volta le difficoltà dell’ambizioso obiettivo di creare l’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement) per gestire l’intero ciclo di vita dei contratti pubblici in modalità digitale.
Basti pensare che allo stato attuale non sono molte le piattaforme in regola, come risulta dalla consultazione del Registro dell’ANAC con l’elenco delle piattaforme certificate.
Normativa di riferimento
D.Lgs. 31 marzo 2023, n.36 – nuovo codice dei contratti pubblici