Il termine del 31 marzo p.v. potrebbe non essere, per gli enti locali, la scadenza entro cui approvare il piano anticorruzione. La Conferenza unificata, infatti, non ha ancora raggiunto un’intesa.

Questo è importante perché, come ribadito anche dal Dipartimento della Funzione pubblica con la circolare n. 1/2013, per gli enti locali rimane fermo quanto stabilito dall’art. 1, comma 60, della legge 190/2012, che subordina l’adozione del piano anticorruzione al raggiungimento, in sede di Conferenza unificata, di un accordo sulla definizione degli adempimenti, con l’indicazione dei relativi termini, per la piena e sollecita attuazione delle disposizioni della legge per la prevenzione della corruzione.

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