IN POCHE PAROLE…

L’ANCI ha richiesto alla Camera proroghe a tutto campo da inserire nel Milleproroghe 2021. Le richieste emendative riguardano: bilancio, PEF rifiuti, canone unico, FCDE, società pubbliche, PagoPa, validità DURC, contributo di gara, supplenze negli asili e nelle scuole d’infanzia, ecc.,  proroghe tutte giustificate dall’emergenza Covid-19 e dalle difficoltà, operative e finanziare, in cui si sono trovati ad operare gli enti locali e le loro società partecipate.

Fra le proroghe sono state inserite proposte emendative ad oggetto anche «alcuni aiuti» agli enti in situazione di riequilibrio  o che ricorrono alle anticipazioni di tesoreria specificamente in materia di ripiano di disavanzo, utilizzo dell’avanzo  vincolato e non vincolato.

Il documento dell’ANCI


L’Anci ha presentato un’articolata proposta di emendamenti al disegno di legge di conversione del D.L. 31 dicembre 2020, n. 183 (AC 28-95), in GU Ufficiale 31 dicembre 2020, n. 323 (leggi le nostre news del.5 gennaio    e dell’ 8 gennaio del corrente anno).

Pubblichiamo il testo delle proposte emendative inviate dall’Anci alla Camera, reperibile sul sito dell’Associazione,  ” DDL DI CONVERSIONE DEL DECRETO LEGGE 31 DICEMBRE 2020, N. 183 RECANTE “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea”

Fra le altre proposte emendative, si segnalano:

  • possibilità di determinare le previsioni di bilancio  con  riferimento alla media delle entrate ricorrenti dei rendiconti del triennio 2017-2019;
  • possibilità  di non applicare per il 2021 il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria  (cd canone unico), adottando un’apposita deliberazione del Consiglio comunale entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione.;
  • proroga al 2022 della decorrenza degli obblighi di accantonamento al Fondo di garanzia per i debiti commerciali (FGDC), giustificata con il non completo allineamento del contenuto informativo della piattaforma dei crediti commerciali (PCC) C con le scritture contabili locali;
  • proroga tecnica del termine di deliberazione del Piano economico-finanziario del servizio rifiuti per il 2020 (PEF 2020), a causa delle difficoltà dovute alla recrudescenza dell’emergenza epidemiologica;
  • maggior libertà di variazione di bilancio in esercizio provvisorio, e un allentamento degli obblighi di rendicontazione dei fondi trasferiti agli enti locali in continuità con l’analoga norma di cui al dl n.34/2020;
  •  maggior flessibilità a favore degli enti in disavanzo complessivo, in particolare per l’utilizzo delle quote destinate per equilibri correnti;
  •  possibilità per gli enti in disavanzo di utilizzare le somme confluite in avanzo vincolato per investimenti anche in deroga ai limiti di utilizzo connessi alla capacità di ripiano del disavanzo nel primo anno del bilancio di previsione
  • abrogazione del comma 3 dell’art. 187 del TUEL 267/2000 che vieta l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione non vincolato nel caso in cui l’ente si trovi in anticipazione di tesoreria o utilizzo fondi vincolati (salvo l’utilizzo per i provvedimenti di riequilibrio ex art. 193 TUEL);
  • possibilità di mantenere la stessa misura ordinaria di accantonamento  al FCDE (95%) del 2020, utilizzando i dati ai fini dei calcoli dell’accantonamenti o i dati relativi alle riscossioni del 2019, con ulteriore facoltà di abbassarla all’80% in fase di previsione e di gestione;
  • sospendono per il 2021 del  ripiano dei disavanzi di amministrazione degli enti locali, permettendone il recupero mediante l’allungamento di un anno dei ; periodi di ammortamento;
  • non applicazione della sanzione dell’1% delle entrate correnti per gli enti che agli enti locali che non avessero rispettato, alla data del 31 dicembre 2020, i livelli minimi di copertura dei costi di gestione di cui all’articolo 243, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  • proroga dell’applicazione delle sanzioni  conseguenti alla mancata adozione della piattaforma PagoPA;
  • richieste di modifiche del D.Lgs. 175/2017 (TUSP) sulle società pubbliche al fine di evitare responsabilità e divieti discendenti dall’inevitabile crisi finanziaria derivante dall’emergenza Covid 19, fra cui (i) sospensione dell’applicazione, per il 2020, dei vincoli alla dismissione e della redazione e trasmissione del Piano annuale ai soggetti di cui al TUSP; (ii) definizione a regime dell’attuale dell’attuale limite minimo di fatturato di 500.000 (anziché del previsto un milione), ai fini dell’obbligo di alienazione della partecipazione pubblica; (iii) proroga dal  2021 al 2023 del  termine prevista dall’articolo 24 comma 5 bis del TUSP, per la dismissione delle società con bilancio in utile ed oggetto di revisione straordinaria;
  • proroga della validità anche del DURC, come avviene per qualsiasi si altro certificato, in scadenza fra il 31 gennaio 2020 e la data della dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza;
  • proroga fino al 31 dicembre 2021 della sospensione del pagamento all’ANAC del contributo di gara previsto per le stazioni appaltanti che per gli operatori economici.
  • proroga dei permessi per i sindaci  lavoratori dipendenti;
  • possibilità di  poter utilizzare fino al mese di settembre 2021 le risorse eventualmente residuate dai finanziamenti per i centri estivi per attività di sostegno ai minori d’età compresa fra zero e 16 anni;
  • possibilità, per tutto l’anno scolastico 2020/2021 e per il prossimo anno scolastico 2021/2022, di affidare  incarichi temporanei per le supplenze , attingendo alle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi, in possesso di titolo idoneo a operare nei servizi per l’infanzia;
  • possibilità, per tutto l’anno scolastico 2020-2021 e il prossimo anno scolastico 2021/2022, di assumere personale educativo, insegnante e ausiliario con contratto di lavoro a tempo determinato in deroga ai limiti  per il ricorso al lavoro flessibile

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