L’Associazione nazionale dei comuni italiani ha pubblicato un nuovo quaderno contenente istruzioni tecniche, linee guida, note e modulistica per l’aggiornamento del sistema delle posizioni organizzative degli enti locali al nuovo CCNL del 21 maggio 2018.
Come noto, con lo scopo di valorizzare “l’effettivo esercizio di responsabilità sia di carattere professionale che gestionale, anche con obiettivi di presidio di nuove aree di complessità tecnica e/o organizzativa non riservate alla funzione dirigenziale, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili allo scopo”, il nuovo contratto collettivo ha introdotto una nuova area delle posizioni organizzative, con contorni giuridici molto simili alla dirigenza.
Gli enti locali potranno ora fissare autonomamente una percentuale, non inferiore al 15% delle risorse destinate alle P.O., da utilizzare per la retribuzione di risultato delle stesse. Le somme da destinare alla remunerazione di queste figure andranno sottratte, anche per i comuni con la dirigenza, dal fondo per il trattamento economico accessorio del personale del comparto e stanziate in bilancio.
Apportando delle modifiche ai propri regolamenti di organizzazione, gli enti potranno altresì individuare posizioni organizzative cui attribuire deleghe di funzioni dirigenziali che comportino anche la firma di provvedimenti finali aventi rilevanza esterna.
Ai sensi dell’art. 13, comma 3, del CCNL, ogni ente dovrà adeguare il proprio assetto delle posizioni organizzative entro il 20 maggio p.v.