Il 4 dicembre u.s. la Conferenza delle Regioni ha approvato una proposta di intesa con Governo ed Anci, concernente i contratti pubblici in forma elettronica di cui all’art. 11, co. 13, del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 163, come modificato dall’art. 6 del DL n. 179/2012.
La predetta disposizione stabiliva, infatti, che a partire dal 1° gennaio 2013 “Il contratto è stipulato, a pena di nullità, con atto pubblico notarile informatico, ovvero, in modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, in forma pubblica amministrativa a cura dell’Ufficiale rogante dell’amministrazione aggiudicatrice o mediante scrittura privata”.
La proposta della Conferenza è finalizzata, pertanto, ad offrire alle pubbliche amministrazioni delle indicazioni per affrontare i diversi aspetti, operativi e organizzativi, derivanti dalla stipula in modalità elettronica dei contratti pubblici relativi ad appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture.
Sul punto vale la pena di ricordare che il contratto stipulato in modalità elettronica:
- è riconducibile al concetto più generale di documento informatico, di cui al D.Lgs n. 82/2005, recante il Codice dell’Amministrazione Digitale ed
- è formato tramite l’utilizzo di appositi strumenti software oppure tramite acquisizione della copia per immagine su supporto informatico di un contratto cartaceo.
Le suddette indicazioni saranno utilizzabili anche per la stipula di accordi fra amministrazioni ai sensi dell’art. 15 della L. 241/1990.