L’Autorità Nazionale Anticorruzione pubblica ulteriori orientamenti:
- il Piano triennale di prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 1, comma 9, lettera e), della legge n. 190/2012, risponde all’esigenza di monitorare tutti procedimenti di autorizzazione, anche quando sono privi di effetti economici diretti ed immediati per i destinatari (orientamento n. 63);
- il monitoraggio di cui all’art. 1, comma 9, lettera e) e le relative verifiche di eventuali relazioni di parentela o affinità trovano applicazione nei confronti dei dipendenti e dei dirigenti dell’amministrazione (orientamento n. 64);
- sussiste il divieto di contrattare con la p.a. di cui all’art. 53, comma 16 ter del d.lgs. n. 165/2001, introdotto dall’art. 1, comma 42 della l. n. 190/2012, nei confronti di un dipendente che ha esercitato, negli ultimi tre anni di servizio, poteri autoritativi o negoziali per conto della stessa, anche presso un settore di attività diverso ma comunque afferente alle attività precedentemente svolte, allorquando esercita un’attività professionale presso soggetti privati destinatari dei suddetti poteri (orientamento n. 65);
- il dipendente che sia stato condannato, con sentenza non passata in giudicato, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale incorre nei divieti di cui all’art. 35 bis del d.lgs. n. 165/2001, anche laddove sia cessata la causa di inconferibilità, ai sensi dell’art. 3 del d.lgs. n. 39/2013, fino a quando non sia pronunciata, per il medesimo reato, sentenza anche non definitiva di proscioglimento (orientamento n. 66).