Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa informa che è stato attivato il tavolo tecnico tra Ministero, Regioni ed enti locali per la definizione del Programma Nazionale per la gestione dei rifiuti, in attuazione dell’art. 198 bis del D.Lgs 152/2006 e garantisce la massima trasparenza nella consultazione degli stakeholder pubblici e privati
L’art. 198 bis è stata introdotto dall’art. 2 del D.Lgs 3 settembre 2020, n. 116, “Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio”, in vigore dal 20 settembre scorso.
Il Programma nazionale deve fissare i macro-obiettivi, definire i criteri e le linee strategiche cui le Regioni e le Province autonome si attengono nella elaborazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti di cui all’articolo 199 dello stesso decreto.
Il Programma nazionale deve contenere: a) i dati inerenti alla produzione, su scala nazionale, dei rifiuti per tipo, quantità, e fonte; b) la ricognizione impiantistica nazionale, per tipologia di impianti e per regione; c) l’adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore concernenti specifiche tipologie di rifiuti; d) l’indicazione dei criteri generali per l’individuazione di macro-aree, definite tramite accordi tra Regioni che consentano la razionalizzazione degli impianti dal punto di vista localizzativo, ambientale ed economico,
Il testo del comunicato
“Roma, 14 nov. – Al via il tavolo istituzionale tra Ministero, Regioni e Province autonome per la definizione del Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti.
Un piano da adottare in attuazione dell’art.198bis del Dlgs 152/06, che vede il Ministero, con il supporto dell’Ispra, impegnato ad individuare i macro-obiettivi e a definire i criteri e le linee strategiche cui le Regioni e le Province autonome si dovranno attenere nella elaborazione dei Piani regionali per la gestione dei rifiuti.
«L’attivazione di un tavolo di lavoro per la stesura di un Piano Nazionale per la Gestione dei Rifiuti ha ricevuto, da subito, larghi consensi da tutte le forze politiche nazionali e locali – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa –. E’ bene chiarire che con questa norma la pianificazione regionale permane, ma attualmente esistono delle criticità, in talune regioni, che intendiamo superare, estendendo a tutto il territorio nazionale i modelli più virtuosi. A tale scopo, il Piano costituisce uno strumento di indirizzo volto a garantire criteri omogenei di applicazione sul territorio e ad estendere le “best pratices”».
La normativa prevede il ministero dell’Ambiente al centro di questo processo con il supporto tecnico di Ispra, con l’avallo di Regioni e Province autonome. Un tavolo di lavoro a cui il ministero ha invitato a partecipare anche i rappresentanti dell’Anci. Inoltre, è stata approvata all’unanimità nella prima riunione del tavolo anche l’ulteriore proposta del ministero di allargare i lavori ai rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico e l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Dunque, sono questi i protagonisti della definizione del programma, per il quale verrà garantita la massima trasparenza nella consultazione degli stakeholder pubblici e privati: lo scopo è il raggiungimento di un’adeguata rete impiantistica nazionale che consenta di superare le criticità più volte segnalate anche nell’ambito del contenzioso comunitario, migliorare gli standard ambientali dei servizi e diminuire i costi del servizio per i cittadini”.