La trasparenza, come indicato dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, è intesa come accessibilità totale delle informazioni riguardanti l’organizzazione e l’attività della pa.

Ha lo scopo di favorire forme diffuse di controllo sullo svolgimento delle funzioni istituzionali di ciascun ente e soprattutto sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Deve però rispettare tra le altre le disposizioni in materia di protezione dei dati personali (art. 1, comma 2).

Lo schema di decreto sottoposto per il parere di competenza al Garante per la privacy dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione prevedeva una differenziazione delle modalità di diffusione dei dati. L’Autorità Garante aveva richiesto che la disposizione venisse perfezionata chiarendo se si intendeva escludere del tutto dall’ambito di applicazione del decreto i dati sensibili e giudiziari, con l’avvertenza che altrimenti andavano precisate le modalità di diffusione o meglio di pubblicazione degli stessi dati.

Le categorie dei dati sensibili e giudiziari sono infatti assoggettate ad una disciplina di maggiore rigore e tutela. Per i dati idonei a rivelare lo stato di salute, invece, è previsto il divieto assoluto di diffusione/pubblicazione.

L’art. 4, comma 1 del decreto 33, quando dispone i limiti alla trasparenza, fa ora riferimento agli “obblighi di pubblicazione dei dati personali diversi dai dati sensibili e giudiziari”.

Risulta pertanto anomala la pubblicazione sui siti istituzionali di dieci comuni, di piccola e media grandezza, delle ordinanze con cui i rispettivi sindaci disponevano il trattamento sanitario obbligatorio, cd. TSO, per alcuni loro concittadini. Tali documenti contengono infatti proprio dati sullo stato di salute delle persone.

Il Garante ha quindi fatto oscurare dai siti web tali dati supersensibili contenuti nelle ordinanze sindacali, considerato il divieto previsto normativamente e la necessità del rispetto della dignità delle persone, principio che non è venuto mai meno neppure ora che è vigente il decreto 33/2013 in materia di trasparenza dell’attività della pa.


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