Brevissima…

Approvata definitivamente la legge che posticipa  al 31 dicembre 2025 il termine per l’emanazione dei decreti delegati di riordino del sistema fiscale.

Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unico

Legge 9 agosto 2023, n. 111


Come noto, l’art. 21, comma 1, della Legge 9 agosto 2023, n. 111 ha delegato il Governo ad emanare uno o più decreti delegati per procedere al  riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario,  incluso tra le priorità del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nell’emanazione dei testi unici, il Governo è tenuto a rispettare i seguenti principi  e criteri direttivi: a) puntuale individuazione delle norme vigenti, organizzandole per settori omogenei, anche mediante l’aggiornamento dei testi unici di settore in vigore; b) coordinamento, sotto  il profilo formale e sostanziale, delle norme vigenti, anche di recepimento e attuazione della normativa dell’Unione europea, apportando le necessarie modifiche, garantendone e migliorandone la coerenza giuridica, logica e sistematica, tenendo anche conto delle disposizioni recate dai decreti legislativi eventualmente adottati; c) abrogazione espressa delle disposizioni incompatibili ovvero non più attuali.

Non essendo  sufficienti  i dodici mesi assegnati per attuare la suddetta delega, il Consiglio dei Ministri  il 20 giugno scorso approvava un disegno di legge per la proroga del suddetto termine  al 31 dicembre 2025 (Comunicato stampa n. 86 del 20 giugno 2024).

Il disegno di legge “Proroga del termine per il riordino organico delle disposizioni che regolano il sistema tributario mediante adozione di testi unici“, approvato dalla Camera il 24 luglio 2024 (C 1929) è stato  definitivamente licenziato dal Senato il 31 luglio  2024 (S. 1199), ma non risulta, ad oggi, pubblicato in Gazzetta (la sua entrata in vigore è fissata per  il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).

L’art. 1 del suddetto  provvedimento prevede la proroga del termine di adozione dei testi unici dal 29 agosto 2024 al 31 dicembre 2025.

Il Governo nella relazione illustrativa rileva che, a meno di un anno dall’entrata in vigore della legge, 9 agosto 2023, n.  111, recante delega al Governo per la riforma fiscale, è in fase avanzata la procedura di adozione di numerosi decreti legislativi di attuazione della citata delega per la riforma fiscale. Pertanto, ritiene necessario, al fine di assicurare  l’organicità e la completezza del quadro normativo dei diversi settori di intervento, che l’emanazione dei testi unici,  prevista dall’articolo 21 della medesima legge, tenga conto anche delle nuove disposizioni che saranno introdotte per effetto dei decreti legislativi in corso di adozione.

A tal proposito, si ricorda che, a partire dal 13 marzo 2024, sono stati posti in consultazione pubblica, sul sito dell’Agenzia delle entrate, nove testi unici. Fino al 13 maggio 2024, i soggetti interessati hanno avuto la possibilità di inviare le proprie osservazioni e proposte di modifica o di integrazione. Come riportato sul sito dell’Agenzia delle entrate, lo scopo della consultazione è quello di permettere di valutare i contributi trasmessi, ai fini di un loro eventuale recepimento nelle versioni definitive delle raccolte normative. Nonostante la consultazione si sia conclusa, i testi unici sono tutt’ora disponibili sul sito dell’Agenzia delle entrate” (da Dossier Senato).

Si ricorda che i  testi unici da approvare  concernono [1]:
Imposte sui redditi;
– Iva;
Imposta di registro e altri tributi indiretti;
Tributi erariali minori;
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori;
Adempimenti e accertamento;
Sanzioni tributarie amministrative e penali;
Giustizia tributaria;

[1] I link rimandano al testo delle proposte pubblicate da MEF e Agenzia delle Entrate


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