IN POCHE PAROLE…

Pubblicato sul Supplemento ordinario n. 40 alla Gazzetta Ufficiale, n. 303/2023  la Legge 30 dicembre 2023 n. 213, recante ” Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026″  (Legge di Bilancio 2024), in vigore dal 1° gennaio 2024.

La previsione di spesa e di entrata in termini di competenza per l’anno 2024 ammonta a circa 1.215 miliardi di euro, con un aumento del 2,6% rispetto alla Legge di Bilancio 2023.

Legge 30 dicembre 2023, n. 213


Comunicato Stampa UNCEM

“Troppo poco nella legge di bilancio per montagna, territori, enti locali. Avevo a nome di Uncem auspicato misure in legge di bilancio che nel testo varato dal Parlamento non troviamo. Come il finanziamento dei primi LEP, per ridurre le disuguaglianze anche tra zone montane e aree urbane. Non c’è decontribuzione sulla compravendita di terreni nei Comuni montani, semplificando le procedure. Ma anche interventi sostanziali sulla fiscalità nelle zone montane e sull’Iva, come quella sul pellet portata dalla finanziaria 2024 al 10% ma solo per i primi due mesi dell’anno. Non va bene. Ci sono purtroppo i tagli agli Enti locali, ai Comuni e alle Province per 250 milioni di euro. E questo apre una spirale che vogliamo correggere con Governo e Parlamento. Dovremo fare di più, rispetto a quanto varato stasera, per la transizione ecologica ed energetica, per i piccoli Comuni e per agevolare le assunzioni, non solo nelle Prefetture e in alcune regioni come previsto nel testo della legge di bilancio approvato stasera a Montecitorio. Sono positivi i 285 milioni di euro per ridurre il rischio sismico degli edifici pubblici. Ma resta da capire come applicare l’articolo che prevede l’obbligo per le imperse di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, causati da calamità naturali come sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Non ci convince la riduzione in legge di bilancio 2024 delle risorse stanziate per contributi volti alla promozione dell’economia locale mediante la riapertura e l’ampliamento di attività commerciali, artigianali e di servizi nei piccoli Comuni. Tagli che non erano necessari. Bene il rifinanziamento del Piano invasi per 300 milioni di euro per il 2027 e 150 milioni di euro per il 2028. Ma vorremmo che dessero, le risorse già stanziate per questi accumuli idrici, immediati progetti concreti sui territori montani. Bene 50 milioni di euro per il 2027 e 25 milioni di euro per il 2028, per programmi straordinari di manutenzione straordinaria e adeguamento ai cambiamenti climatici della viabilità stradale. Dobbiamo capire però cosa fare dal 2024 al 27. Troppo pochi secondo Uncem i 7,5 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per assicurare il finanziamento di interventi urgenti di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento di strutture e infrastrutture pubbliche. Positivo il Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, che viene rifinanziato per 200 milioni per l’anno 2024 e 100 milioni per l’anno 2025. Anche se tutti questi fondi andrebbero ricondotti ad unum”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

“Mi auguro che i 430 milioni di euro per la RAI per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, servano ai territori montani. Dove con il nuovo digitale terrestre la situazione impianti di trasmissione è gravemente compromessa. Milioni di italiani faticano a vedere la tv e devono farsi carico dei soldi delle piattaforme satellitari – conferma Bussone – Il canone RAI in manovra diminuisce, ma ora si usino finalmente parte delle risorse date al servizio pubblico per dare a tutti segnali televisivi efficaci”.

“Sorprende sia stato soppresso in Senato, rispetto al testo iniziale varato dal Governo, il fondo con i 300 milioni di euro per interventi volti alla messa in sicurezza del territorio – afferma il Presidente Uncem – Peraltro viene introdotto un nuovo fondo per i piccoli Comuni di 30 milioni, dimenticando la legge 158/2017 che aveva strumentazione e fondi, di cui è in corso il bando per l’assegnazione. A fronte dei 250 milioni di tagli di fondi ordinari ai Comuni, vi è in manovra un altro fondo di 14 milioni di euro per i Comuni, per interventi in materia sociale, di infrastrutture, sport e cultura. Si dovrebbe avere un unico fondo”. “E mentre in legge di bilancio c’è niente per le comunità sostenibili territoriali, le Green Communities appunto – sottolinea Uncem – viene rifinanziato il Fondo per l’ammodernamento, la sicurezza e la dismissione degli impianti di risalita e di innevamento, con 30 milioni per ciascuno degli anni 2024 e per il 2025, 50 milioni per il 2026 e ulteriori 80 milioni per il biennio 2027-2028. Auspichiamo che questa volta vadano agli Enti locali, per progetti forti e decisivi, nuovo paradigma, da montare con imprese e associazioni”.


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