IN POCHE PAROLE…

L’ANAC avvia la prima fase del sistema di qualificazioni delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza


ANAC


L’art. 38 del codice dei contratti pubblici prevede l’istituzione presso l’ANAC  di un apposito elenco delle stazioni appaltanti qualificate di cui fanno parte anche le centrali di committenza. La qualificazione è conseguita in rapporto ai bacini territoriali, alla tipologia e complessità del contratto e per fasce d’importo. Sono iscritti di diritto nell’elenco: il MISE, CONSIP S.p.a., INVITALIA – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a., Difesa servizi S.p.A., l’Agenzia del demanio,  i soggetti aggregatori regionali e, dal 1° gennaio 2020, la società Sport e salute Spa che potrà svolgere attività di centralizzazione delle committenze per conto delle amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatari operanti nel settore dello sport.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’Italia, prevede che – nell’ambito della Riforma 1.10 – Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni (Milestone – M1C1 – 71),
l’Autorità completi l’esercizio di qualificazione delle stazioni
appaltanti in termini di procurement capacity facendo seguito all’attuazione della suddetta disposizione.

A tal fine il 17 dicembre dello scorso anno l’ANAC ha sottoscritto con la Presidenza del Consiglio dei ministri un apposito Protocollo di intesa ad oggetto “l’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza”.

Con la deliberazione annotata, l’ANAC avvia la prima fase del   graduale processo di attuazione del suddetto sistema di qualificazione, che sarà reso operativo al momento della entrata in vigore della riforma della disciplina dei contratti pubblici.

 

 


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