IN POCHE PAROLE….

Il RTI può modificare la sua composizione fino alla presentazione dell’offerta


Tar Veneto, Venezia, sez. I, sentenza 7 gennaio 2022, n. 59 – Pres. Filippi, Red. Bardino


In caso di procedure ristrette o negoziate, il principio di immodificabilità soggettiva viene in rilievo soltanto all’indomani della presentazione dell’offerta e non nelle fasi di gara a questa precedente’

A margine

L’impresa seconda classificata impugna l’aggiudicazione di una procedura negoziata senza bando ai sensi dell’art. 1 comma 2 lett. b) del decreto legge n. 76 del 2020 per l’affidamento di un servizio di sostituzione, ormeggio disormeggio pontoni e passerelle di un servizio TPL di navigazione nelle forme dell’accordo quadro ex art. 54 del D. Lgs n. 50 del 2016.

L’impresa ritiene che la modificazione dell’assetto soggettivo del R.T.I. aggiudicatario, tra la fase di presentazione della manifestazione di interesse e il successivo inoltro dell’offerta (per assenza di una società mandante precedentemente indicata), avrebbe precluso la partecipazione alla procedura da parte di tale operatore economico, ritenendo vietata qualsiasi modificazione del raggruppamento temporaneo anche se precedente il momento di presentazione dell’offerta.

La sentenza

Il Tar ritiene il ricorso infondato evidenziando che la procedura di scelta del contraente, nel caso esaminato, risulta strutturata in due fasi (manifestazione d’interesse – presentazione dell’offerta), le quali, ancorché congiunte da un nesso di stretta consequenzialità e di strumentalità (tra la fase di prequalifica e la formulazione dell’offerta), sono, pur tuttavia, autonome, in quanto, solo la seconda è in grado di instaurare una relazione giuridicamente rilevante tra l’operatore economico e la stazione appaltante, facendo acquisire al primo la qualità di partecipante alla procedura ossia di soggetto che, mediante la presentazione dell’offerta, assume un effettivo e concreto impegno nei confronti della stazione appaltante, anche sotto l’aspetto della propria composizione soggettiva (cfr. T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 23 luglio 2018, n. 259).

Pertanto, nella perdurante assenza di una norma positiva che precluda la modificazione della composizione dei raggruppamenti temporanei prima della presentazione dell’offerta (o meglio, in caso di procedure ristrette o negoziate, nel momento compreso tra la fase di prequalificazione e quella di gara), deve concludersi che “’il principio di immodificabilità soggettiva viene in rilievo soltanto all’indomani della presentazione dell’offerta e non nelle fasi di gara a questa precedente’ (C.d.S. n. 1548/2014; in termini Tar Basilicata n. 488/2011; Tar Toscana n. 1254/2011), senza che alcun rilievo possa, conseguentemente, assumere l’invocata (dalla ricorrente) unitarietà tra fase di pre-qualifica e gara” (così T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2015, n. 100).


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