Il 2 luglio u.s. il MEF ha diffuso il testo del decreto direttoriale contenente i nuovi criteri e modalità per il riversamento, a Province e Città metropolitane, del tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente (TEFA).

Come noto, il TEFA è un tributo, previsto dall’art. 19 del d.lgs. n. 504/1992, che rappresenta una aliquota percentuale della tassa sui rifiuti (TARI) o della tariffa puntuale (TARIP) incassata dai Comuni. Il tributo è volto a finanziare l’esercizio delle funzioni amministrative, svolte dagli enti di area vasta, riguardanti l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, la difesa e la valorizzazione del suolo.

Il decreto, al momento in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, attua le previsioni di cui all’art. 38-bis del d.l. n. 124/2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 157/2019, ed è volto ad assicurare il sollecito riversamento del TEFA, a Province e Città metropolitane, sia con riferimento ai pagamenti effettuati tramite bollettino di conto corrente postale, sia attraverso il modello F24.


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