Con comunicato del 5 dicembre 2017, le associazioni sindacali rendono noto che l’Agenzia di rappresentanza negoziale per la Pubblica Amministrazione (ARAN), in pari data, ha presentato alle stesse il testo della parte normativa 2016/2018 del nuovo contratto per la Pubblica amministrazione centrale comprendente tutti gli istituti attinenti al rapporto di lavoro.
Tra le novità rispetto al documento presentato nell’incontro dell’8 novembre scorso:
– la previsione dell’indennità di vacanza contrattuale dopo quattro e sei mesi dalla scadenza della vigenza contrattuale, nelle misure rispettivamente del 30 e del 50 per cento sull’inflazione misurata dall’indice IPCA;
– la previsione del congedo fino a tre mesi per le donne vittime di violenza di genere e la possibilità di ottenere il trasferimento della sede di servizio;
– l’ampliamento delle tutele per i lavoratori a tempo determinato e, tra queste, la previsione della valutabilità del servizio complessivamente prestato per le assunzioni a tempo indeterminato nonché il riconoscimento dello stesso periodo di ferie degli altri lavoratori quando i contratti a tempo determinato superano, complessivamente, i 36 mesi;
– la conferma di sole due tipologie di rapporto di lavoro oltre il tempo indeterminato nel rapporto a tempo determinato e la somministrazione a tempo determinato;
– la revisione delle norme disciplinari comprendendo un inasprimento delle sanzioni in caso di molestie sessuali fino al licenziamento in caso di recidiva;
– la mobilità in caso di eccedenze di personale.
La bozza ARAN del nuovo contratto per la Pubblica amministrazione centrale (versione 5/12/2017).