Il Garante per la privacy, intervenuto a seguito della segnalazione di una candidata, ha dichiarato illecito il trattamento dei dati effettuato da una Regione e ha vietato l’ulteriore diffusione in Internet dei dati personali idonei a rivelare lo stato di salute dei concorrenti presenti nelle graduatorie.

All’interno della sezione “concorsi in atto”, infatti, erano contenuti gli elenchi dei candidati ammessi e non ammessi alle prove concorsuali per un profilo professionale riservato esclusivamente alle categorie dei disabili. Alcune centinaia di nominativi associati alla disabilità, nonché la data ed il luogo di nascita dei concorrenti e la specifica indicazione “ammesso/non ammesso”, risultavano immediatamente visibili in rete tramite l’inserimento delle rispettive generalità nei più diffusi  motori di ricerca generalisti.


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