La Conferenza Unificata è riuscita solo ad assumere alcuni impegni, senza raggiungere l’accordo prodromico all’emanazione del decreto di attuazione della L. 56 del 2014 sul riordino delle funzioni provinciali.
Tutto è rinviato a settembre ed è plausibile, a questo punto, che l’attuazione della riforma Delrio sia destinata a slittare. Fra l’altro, in sede di conversione del decreto – legge n. 90 (consulta il testo approvato dal Senato il 5 agosto) è stata spostata ala 12 ottobre la data delle elezioni di secondo grado per la costituzione degli organi dei nuovi enti di aria vasta.
Con l’accordo di ieri, la Conferenza ha assunto i seguenti impegni:
a) Stato e Regioni avvieranno gli iter legislativi di rispettiva competenza, al fine di intraprendere tempestivamente il conseguente processo di riordino delle funzioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà;
b) qualsiasi scelta sul riordino dovrà essere accompagnata da decisioni coerenti sulle risorse finanziarie necessarie;
c) per quanto riguarda il personale, deve essere garantito l’esame congiunto con le organizzazioni sindacali per individuare i criteri per la mobilità;
d) di rivedersi alla prossima Conferenza a settembre, dopo la consultazione dei sindacati.
Ecco il testo dell’Intesa del 5 agosto 2014: Protocollo_intenti Stato-Regioni-Comuni-Province.