La Commissione speciale del Consiglio di Stato ha reso il parere sullo schema di decreto legislativo recante il completamento della riorganizzazione, la razionalizzazione ed il potenziamento dell’efficacia delle funzioni dei Corpi di polizia.

Consiglio di Stato, commissione speciale, 21 aprile 2017, n. 915, Pres. ed Est. Carbone

Il testo investe molti aspetti della carriera e della condizione economica ed operativa degli operatori della Sicurezza.

Tutte le osservazioni e le considerazioni del parere mirano ad assicurare il buon esito della riforma al fine di rimuovere le incongruenze e le ambiguità interpretative che potrebbero dar vita al contenzioso.

In linea generale, la Commissione Speciale ha rilevato:

  • che, sul piano delle carriere e dei ruoli, la riforma costituisce un passo importante per il superamento sia di regimi “transitori” dell’assetto delle varie carriere (risalenti a diversi lustri fa) e sia del blocco del contratto degli statali nel 2010 e prorogato anche per il 2015. Tale situazione aveva determinato molte insoddisfazioni e un ulteriore incremento del contenzioso del personale;
  • che il “comparto Sicurezza richiedeva un impegno urgente, serio e concreto” per le Forze di polizia e che accanto a tale essenziale finalità “appare forse opportuno evidenziare meglio anche che la dichiarata razionalizzazione delle Forze di polizia determina un migliore servizio ai cittadini, sia sotto il profilo della sicurezza che dell’ordine pubblico”;
  • l’opportunità che il provvedimento trovi sbocco in un complessivo riordino normativo delle disposizioni legislative nella materia;
  • la necessità di monitorare la riforma anche ai fini d’un eventuale correttivo.

Sono state sollevate alcune osservazioni volte a migliorare il testo (ad es., in tema di accesso dei sovrintendenti, di accelerazione dell’accesso alla dirigenza e di disallineamento nella progressione di carriera degli Ispettori PS/CC) e sull’ampiezza delle disposizioni transitorie.

Quanto alle specifiche disposizioni relative alla Polizia di Stato, la Commissione ha valutato positivamente sia la scelta di procedere a una rideterminazione delle dotazioni organiche dei ruoli del personale sia quella di abbassare i limiti di età attualmente previsti e di elevare il titolo di studio richiesto per l’accesso ai ruoli – scelte finalizzate ad assicurare una maggior funzionalità e professionalità del Corpo – tuttavia, viene sottolineata la necessità di reintrodurre il diploma di laurea ad indirizzo economico quale titolo di studio valido per l’accesso alla carriera, in considerazione dei rilevanti fenomeni di attività economiche anche internazionali della criminalità organizzata.

Quanto alle disposizioni relative all’Arma dei Carabinieri, la Commissione ha rilevato favorevolmente la sostanziale omogeneità dell’intervento normativo e la sua riconducibilità a un sistema funzionale coerente.

In conclusione, la Commissione ha espresso un giudizio complessivamente positivo sia sotto il profilo sostanziale che quello formale, su un provvedimento che è destinato a valorizzare il “servizio svolto dalle donne e dagli uomini delle Forze di polizia, e per consentire loro quella serenità necessaria a garantire sicurezza, soccorso pubblico e difesa del Paese”.

 

 


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