Con la deliberazione n. SEZAUT/22/2016/INPR, adottata nell’adunanza del 30 maggio 2015, la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti ha definito ed approvato le linee guida ed i relativi questionari che gli organi di revisione economico-finanziaria degli enti locali (Comuni e Province) dovranno utilizzare per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 1, co. 166 e 167, L. 23 dicembre 2005, n. 266, con riferimento al rendiconto della gestione 2015.
Tali disposizioni hanno avviato, come noto, una collaborazione tra gli organi di revisione e le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, prevedendo l’inoltro di «una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto dello stesso esercizio» a cui segue una specifica pronuncia.
Quest’anno, peraltro, si registrano alcune significative novità anche nella prospettiva della semplificazione: il questionario è unico indipendentemente dalla tipologia e dalla dimensione dell’ente, si presenta più limitato nell’estensione e nei contenuti e riprende in automatico alcune informazioni da altre banche dati.
In tale quadro di riferimento, le linee guida sottolineano, in primis, l’importanza dell’esercizio 2015, quale tappa fondamentale nella graduale entrata a regime del processo di armonizzazione contabile di cui al D.Lgs. 118/2011, oggetto già di ripetute pronunce della Magistratura contabile anche nella prospettiva di assicurare l’uniformità dei controlli da parte degli organi di revisione economico-finanziaria.
Rispetto a tale passaggio è ricordato che assume particolare rilevanza l’operazione di riaccertamento straordinario dei residui, sia ai fini della determinazione del risultato di amministrazione sia in vista del controllo e del mantenimento degli equilibri della gestione in corso e di quelle future.
Strettamente collegati sono anche gli altri due adempimenti decisivi, costituiti dalla corretta determinazione del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità, che pure rappresentano due istituti contabili tipici del nuovo sistema armonizzato.
In coerenza con tali indicazioni, di conseguenza, nel questionario sono stati inseriti appositi quesiti tesi a verificare se e in quale misura le indicazioni operative fornite (in precedenza) sono state correttamente poste in essere dagli enti locali, nell’applicazione dei nuovi istituti contabili e, più in generale, nella gestione 2015.
Tra l’altro, da quest’anno si registra anche una particolare novità nell’impostazione generale, dal momento che viene predisposto (come anticipato) un unico questionario per Comuni e Province/Città metropolitane, essendo comunque fatte salve le specifiche peculiarità.
Si prosegue altresì nella direzione della semplificazione, essendo il questionario focalizzato su alcuni momenti e profili della gestione, mediante un’articolazione in quattro sezioni che si concentrano sugli ambiti ritenuti essenziali.
Sulle questioni non trattate è comunque prevista la possibilità di effettuare approfondimenti che, in ogni caso, sono demandati all’autonomia di programmazione delle attività di controllo spettante al le competenti Sezioni regionali.
Concretamente, alla luce della transizione intervenuta, il questionario è stato adeguato, per quanto confermando gli schemi precedenti, nelle parti relative alla dimostrazione del risultato di amministrazione ed alla sua composizione, con l’inclusione di alcuni prospetti aggiornati relativi alla verifica degli equilibri di bilancio e con specifici quesiti relativi all’evoluzione, in corso d’anno, del fondo pluriennale vincolato e del fondo crediti di dubbia esigibilità.
Per gli enti cd. sperimentatori, ossia che avevano già in precedenza, ed in via sperimentale, applicato la nuova contabilità è stata introdotta un’apposita appendice, in cui sono inseriti quesiti volti a verificare gli adempimenti posti in essere per l’attuazione del nuovo sistema contabile.
Oltre al sistema contabile armonizzato, il questionario approvato dedica poi uno spazio alla verifica del Patto di Stabilità interno, per quanto il 2015 sia l’ultimo esercizio di applicazione, a seguito dell’introduzione (dal 2016) delle nuove regole del Pareggio di bilancio.
Circa i tempi di inoltro e trasmissione occorre, come di consueto, fare riferimento alle indicazioni provenienti dalle singole Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, mentre per le modalità occorre necessariamente utilizzare la procedura di compilazione on-line previa apposita registrazione.
Rispetto alla struttura dei questionari, è prevista un’articolazione in quattro Sezioni che seguono una parte introduttiva relativa alle domande preliminari focalizzate su alcuni aspetti piuttosto sensibili della gestione considerata.
La prima sezione fa riferimento alla gestione finanziaria 2015, in particolare al risultato di amministrazione, di cui approfondisce la sua formazione e composizione, ed agli equilibri di bilancio.
Altri ragguagli concernono gli istituti contabili tipici dell’armonizzazione contabile, la gestione dei residui e la gestione di competenza, in particolare avuto riguardo alla spesa di personale ed alla tempestività dei pagamenti.
La seconda e la terza sezione, invece, si occupano – rispettivamente – dell’indebitamento e dell’utilizzo degli strumenti di finanza derivata nonché del Patto di Stabilità interno.
La quarta sezione è poi dedicata a verificare il rispetto delle prescrizioni normative in materia di esternalizzazione dei servizi, anche con riferimento alla razionalizzazione delle partecipazioni.
A tale proposito, è sicuramente da segnalare che, per quanto concerne la banca dati degli organismi partecipati, le informazioni saranno acquisite direttamente per il tramite dell’applicativo «partecipazioni» implementato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un impatto rilevante in termini di semplificazione.