Entro il prossimo 18 aprile 2016 i comuni, le province e le città metropolitane devono provvedere alla trasmissione alla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti dei dati relativi ai debiti fuori bilancio e agli eventuali disavanzi di amministrazione per l’anno 2015, alla luce di quanto disposto con la recente nota del 9 marzo 2016.
Si tratta di un adempimento ormai sistematico e ricorrente che garantisce la disponibilità, alla magistratura contabile, delle informazioni necessarie per riferire al Parlamento (sulla base dei contenuti della L. 51/1982) in ordine ai risultati dell’esame compiuto sulla finanza locale.
A tale scopo gli enti inoltrare un apposito questionario all’indirizzo specificamente attivato (sezionedelleautonomie.debitifuoribilancio2015@corteconti.it), senza però allegare le deliberazioni di eventuale riconoscimento del debito fuori bilancio intervenute nel corso dell’esercizio 2015.
Operativamente, la nota della Corte dei conti sottolinea come, per assicurare il riversamento delle informazioni nel database di riferimento, è necessario garantire il formato originario del file, senza apportare su di esso alcuna modifica o alcun cambiamento e procedendo al salvataggio nel formato di partenza.
Il questionario predisposto, in particolare, comprende una sezione preliminare, finalizzata a verificare alcuni aspetti fondamentali, legati alla sussistenza di un disavanzo (al momento presunto) nel conto consuntivo 2015, all’intervenuto riconoscimento di debiti fuori bilancio nel corso dell’esercizio appena trascorso, alla fruizione delle opportunità del provvedimento “sblocca-debiti” del 2013 ed all’esistenza di una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.
A seguire, devono essere indicati gli importi dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio 2015, evidenziando le annualità di ripiano e la tipologia, nell’ambito delle cinque fattispecie tipiche previste dall’art. 194 del D.Lgs. 267/2000.
Successivamente, è necessario riportare le fonti di finanziamento dei debiti fuori bilancio riconosciuti, distinguendo tra gli stanziamenti di bilancio specificamente finalizzati, le disponibilità di parte corrente, le disponibilità della parte investimenti, l’avanzo di amministrazione, le alienazioni di beni e gli eventuali mutui.
Chiudono il questionario da trasmettere, infine, le indicazioni concernenti i debiti fuori bilancio da riconoscere alla data del 31/12/2015, ancora una volta classificandoli utilizzando l’elencazione tassativamente prevista dall’art. 194 del D.Lgs. 267/2000.