Altre scadenze a marzo per le amministrazioni pubbliche.
Entro l’inizio del mese, gli enti di area vasta e gli osservatori regionali previsti dall’accordo del 11 settembre 2014, attendevano il Dpcm, da adottarsi a norma dell’art. 30, co. 1, del D.Lgs n. 165/2001, per definire i criteri per la mobilità dei dipendenti sulla base delle previsioni della legge di stabilità per il 2015.
In proposito, va annotato che tale impegno risulta a tutt’oggi disatteso, non essendovi ancora traccia del decreto di cui si vocifera la prossima adozione nel corso del mese di aprile.
Entro il giorno 2 del mese, poi, i sindaci dei comuni in scadenza di mandato dovevano redigere e far pubblicare sui siti internet delle rispettive amministrazioni, le relazioni di fine mandato previste dall’art. 4 del D.Lgs n. 149/2011, secondo gli schemi adottati con DM del 26 aprile 2013.
Entro lo stesso termine, relativamente al tema dei contratti di pubblici, tutte le amministrazioni avevano la possibilità di dare il proprio contributo “on line” alla consultazione, curata dall’Autorità nazionale anticorruzione, sull’adozione delle “Linee guida per l’affidamento delle concessioni di lavori pubblici e di servizi”.
Ancora, in materia di personale, il corrente mese di marzo ha impegnato le diverse amministrazioni nello svolgimento delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie (svoltesi dal 3 al 5 del mese): i risultati elettorali andranno quindi tramessi, per via telematica, entro il giorno 23 marzo, all’Aran, secondo le specifiche fornite dalla stessa Agenzia con Circolare n.3/2014.
Alla stessa Agenzia, entro il 31 del mese, andranno trasmessi, sempre per via telematica e sempre secondo le modalità di cui alla citata Circolare n. 3/2014, anche i dati relativi alle deleghe per la trattenuta del contributo sindacale rilasciate alla data del 3 dicembre 2014 e attive sulla busta paga di gennaio 2015, dai propri dipendenti in favore delle OO.SS. operanti nel settore pubblico.
Ancora entro il 15 del mese era atteso un altro fondamentale decreto, che il MEF doveva adottare per individuare, su base proporzionale, gli importi dei pagamenti da escludere nel 2015 dal patto di stabilità interno di comuni, province e regioni, ex art. 4, co. 6, del DL n. 133/2014.
Anche di questo decreto per ora non ci sono notizie.
Proseguendo a scorrere la nostra agenda, entro la fine del mese, gli enti locali debbono ricordare di trasmettere al MEF, per via telematica, per mezzo del portale dedicato «http://pattostabilitainterno.tesoro.it», la certificazione, firmata digitalmente dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dai componenti dell’organo di revisione economico-finanziaria, relativa al rispetto degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2014, secondo il prospetto e le modalità contenute nel decreto ministeriale n. 19035 del 13 marzo 2015 (ex art. 31, co. 20, L. n. 183/2011)
Dal 31 di marzo, poi, scatta l’obbligo della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni pubbliche, a norma dell’art. 25 del DL n. 66/2014.
Da questa data, infatti, tutte le pubbliche amministrazioni dovranno emettere, trasmettere, gestire e conservare le fatture esclusivamente in formato elettronico, secondo la normativa vigente.
Sul punto, vale la pena di ricordare che la fattura elettronica (*) è un documento in formato digitale la cui autenticità e integrità sono garantite: a) dalla presenza della firma elettronica di chi emette la fattura e b) dalla trasmissione della fattura ad uno specifico Sistema di Interscambio (SDI).
Il predetto Sistema di Interscambio è la piattaforma che: a) trasmette la fattura elettronica dal fornitore alla Pubblica Amministrazione; b) trasmette le notifiche relative alle attività svolte alla Pubblica Amministrazione e al fornitore e c) consente al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) il Monitoraggio della Finanza Pubblica.
Peraltro, il 9 marzo u.s il Dipartimento Finanze del MEF e il Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno pubblicato una circolare interpretativa, utile a tutte le amministrazioni, coinvolte in questo importante passaggio, per comprendere nel dettaglio le scadenze per il passaggio alla fatturazione elettronica.
Tra gli adempimenti in materia va, poi, sicuramente segnalato l’obbligo per le diverse amministrazioni di registrarsi, entro il richiamato termine del 31 marzo, presso l’Indice della Pubblica Amministrazione (IPA), adempimento, questo, che risulta propedeutico e indispensabile per la transizione al sistema elettronico di fatturazione, poiché da questa registrazione dipende l’identificazione degli uffici che all’interno delle amministrazioni dovranno recepire le fatture.
A questi stessi fini, le amministrazioni dovranno completare anche le attività di comunicazione “dei codici univoci ufficio” ai fornitori dei contratti in essere (si V. l’allegato D al DM n. 55 del 3 aprile 2013).
Tornando alla materia finanziaria, entro la fine del mese, comuni, province e comunità montane dovranno inviare, in due copie autentiche, alle Prefetture competenti per territorio, il certificato sui mutui contratti nell’anno 2014, utilizzando il modello approvato con DM del 16 febbraio 2015 volto alla richiesta del contributo per gli investimenti sui mutui contratti nel 2014 dagli enti locali, così come previsto dall’art. 46-bis, del decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, convertito con modificazioni dalla legge 22 marzo 1995, n. 85.
Infine, il 31 marzo rappresenta il termine per un ultimo importante adempimento di competenza delle regioni, delle province autonome di Trento e di Bolzano, delle province, dei comuni, delle Camere di commercio, delle università, degli istituti di istruzione universitaria pubblici e delle autorità portuali: si tratta, nello specifico, della definizione e approvazione, a norma dell’art. 1, co. 612, delle legge n. 190/2014, del piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente detenute.
Il piano, di competenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, dei presidenti delle province, dei sindaci e degli altri organi di vertice delle amministrazioni, dovrà definire le modalità e i tempi di attuazione, nonché l’esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire, dovrà essere corredato di un’apposita relazione tecnica, ai fini della trasmissione alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti, e dovrà essere pubblicato nel sito internet istituzionale dell’amministrazione interessata.
Entro l’anno prossimo e, per l’esattezza, entro il 31 marzo 2016, gli organi di vertice delle suddette amministrazioni dovranno quindi predisporre una relazione sui risultati conseguiti, anche questa da trasmettere alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti e da pubblicare nel rispettivo sito internet al fine del rispetto degli obblighi di pubblicità di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.
Per tutte le altre scadenze e i link ai relativi riferimenti normativi, rinviamo al seguente prospetto riepilogativo, utile ai responsabili degli uffici comunali per gli adempimenti di competenza e aggiornato sinteticamente fino al mese di dicembre 2016.
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(*) Le caratteristiche tecniche di un file di fattura elettronica sono regolamentate da appositi standard disponibili al link http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/a-2.htm